22 febbraio 2012

Fiat vs Annozero

Il fatto risale a dicembre 2010, ma è arrivata solo ora la sentenza del tribunale di Torino che vede la Rai (e il giornalista Corrado Formigli) a dover pagare un risarcimento alla Fiat di 5 milioni di euro (la Fiat nella denuncia ne chiedeva 20). Il tutto è nato in un servizio mandato in onda su Rai 2 dal programma Annozero dove venivano messe alla prova tre piccole sportive: Mini Cooper S 184 cv, Citroen DS3 156 cv e l'Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde 170 cv. La prova è stata effettuata in un piccolo circuito di proprietà della Top Gear. In questa prova su pista si fa notare più volte come la MiTo sia nettamente in svantaggio rispetto alle altre due concorrenti fino ad arrivare ad accumulare circa 3 secondi di ritardo su un giro. La denuncia da parte del Gruppo Fiat sta nel fatto che secondo gli avvocati del marchio torinese la prova non era fattibile in quanto le tre auto non erano paragonabili per via della differenza di potenza (oltre ai cavalli la MiTo è un 1.4 mentre le altre due auto montavano un 1.6) e cosa più importante è il fatto che l'auto italiana era l'unica a non poter disattivare l'ESP. Questo in effetti è una grossa limitazione in quanto, disattivando tutti i controlli di trazione, il pilota può gestire l'auto al meglio sfruttando tutta la sua potenza al 100%. Con l'ESP invece al primo accenno di sbandata la centralina "taglia" il gas e riporta l'auto in traiettoria facendo perdere molto tempo. Ottimo (e obbligatorio in Europa) per la sicurezza stradale, l'ESP risulta essere utilissimo in moltissime situazione di poca aderenza nell'uso quotidiano, però se data in mano ad un pilota (di professione) e messa in pista questo limita molto le performance dell'auto. Fatto sta che ora la Rai si vede costretta a pagare questa multa. Ha ragione la Fiat che dichiara di essere stata danneggiata o la Rai a voler comunicare dati in un pensiero di stampa libero?

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